Recensione Natura in Scena | Polinice.org

a cura di Giovanni Argan | Mostra personale di Costanza Alvarez de Castro | dal 05 al 17 novembre 2016 | Spazio makemake

“Quant’è bella giovinezza.

La giovinezza della creatività, del talento, dell’originalità coniugata con la classicità, la tradizione e la buona educazione. La giovinezza dell’eleganza nell’arte.

Chi vuol esser lieto, sia.

Semplicemente, passando da Via del Boschetto 121, presso makemake – spazio e arte, fino al 17 novembre.

Vi troverete tutta la giovinezza della “Natura in Scena” dipinta da Costanza Alvarez de Castro e curata in ogni dettaglio da Giovanni Argan.

Tanta luce in sala e potenti contrasti chiaroscurali sulle tele, di evidente ispirazione caravaggesca. Un tripudio di natura che, a dispetto del nome del tradizionale genere, è tutt’altro che morta. Colori vivi, caldi, coinvolgenti. Vigorosi ma educati, mai eccessivi e violenti. Veri, realistici, naturali.

La natura va in scena e i suoi personaggi sono frutti, animali, persone. Attori che si impongono, si presentano fieri, si stagliano su sfondi che, eliminando ogni spazialità, permettono allo spettatore di intavolare dialoghi personalissimi e unici, tutti diversi e intimi. Artisticamente, ciò permette all’artista di concentrarsi esclusivamente sulla singolarità delle forme, secondo la lezione del classicismo italiano e fiammingo, entrambi fondamentali nella formazione di Costanza.

Un’attenzione tutta particolare la meritano i ritratti, così intimi, spontanei, delicati. Non le forme qui contano o, meglio, non solo le forme: è tanta l’atmosfera, il carattere, la personalità dei soggetti rappresentati ad emergere, la loro identità prorompente proprio perché rappresentati al di fuori di qualsiasi contestualizzazione spazio-temporale. Un’intuizione allo stesso tempo originale e classica, con velati richiami a maestri diversi come possono esserlo Vermeer e Morandi.  Ritratti di una semplicità e di una spontaneità sorprendenti, espressione artistica del pensiero di Costanza Alvarez de Castro, sintetizzato in un’intervista “sento che a volte vi è un’ossessione nel cercare di trovare qualcosa di “nuovo”, di “diverso” ma sento che così si sta distruggendo la bellezza e l’importanza della pittura.[…]Raffiguro soggetti essenzialmente realistici, senza cercare un iperrealismo fotografico, dipingo, a mano libera, guardo e rappresento quello che vedo lasciando trasparire la mia personale interpretazione dell’oggetto. Allo stesso tempo per inserirmi in un contesto “contemporaneo” lavoro sulle dimensioni, sulla composizione e cerco di dare una mia personale forma di contemporaneità ai miei soggetti piuttosto classici”. Novità ed eclettismo, bellezza e tradizione, per un risultato incredibilmente attraente e coinvolgente per l’osservatore.

Luci, ombre, chiaroscuri, sipari, attori, personaggi, trame e dialoghi: c’è tutto quello che serve affinché la bellezza della natura possa impadronirsi della scena.

Già nel giorno dell’inaugurazione, tutto profuma della freschezza di quei limoni che si possono ammirare alle pareti e tutto trasmette l’entusiasmo gioioso di un progetto artistico vivace, colto e giovane. Giovane come l’artista, come l’occhio sensibile e intelligente di Argan, come la location nel cuore di un quartiere storico di Roma come Monti, che rispetta la storia e la tradizione ma si rinnova  e ringiovanisce continuamente.

Insomma, nel caso non l’abbiate ancora capito, una mostra che è un elisir di giovinezza. Non fatevelo ripetere un’altra volta!”

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